Nel precedente articolo vi abbiamo parlato dei trekking più belli di Sicilia secondo noi, ma come affrontarli
in sicurezza, come vestirsi e cosa portarsi nello zaino?
In questo spazio ci occuperemo di quest’argomento, tenendo a mente che un buon equipaggiamento ci
consentirà non solo di fare attività natura in sicurezza ma anche di migliorare in tutti gli aspetti la
godibilità della vita all’aria aperta.
Ovviamente tutto è legato alla fase progettuale e da questa dipende sia il come vestirsi che il cosa portare;
come in qualsiasi viaggio o attività ci prepareremo pensando al dove andremo, a quanto tempo staremo
fuori, a che meteo andremo in contro e tutte le altre domande del caso. Fatevele in abbondanza perché in
questa volta avremo un’altra variabile, non ci saranno probabilmente negozi o campo di ricezione del
telefonino.
E allora iniziamo questo viaggio, andremo avanti con una prima suddivisione iniziando sul come ci si veste!
Nei nostri programmi scriviamo sempre: scarpe da trekking a collo alto e vestiti consoni alla stagione e
possibilmente a strati. Fondamentalmente è tutto qui, da contestualizzare ovviamente. Ma due consigli
secondo la nostra esperienza ci tocca darveli. Partiamo dalle scarpe, a collo alto scriviamo, le consigliamo
perché tutelano al meglio la caviglia limitando la possibilità di una distorsione, imprevisto non così raro. Le
scarpe da trekking, che sono impermeabili, hanno suola e tomaia rigidi, se non camminate abitualmente ed
effettuate un’escursione indossando delle scarpe che sono state usate e parcheggiate nella scarpiera per
anni mettete in conto che potrebbero scollarsi mentre camminate! Capitolo calze (IMPORTANTISSIMO) qui
va fatto un test, sintetiche o naturali, sceglietele di qualità e adatte al vostro piede! Pantaloni: comodi,
elastici, resistenti, traspiranti; queste sono le caratteristiche principali, poi in base alla stagione potrebbero
essere utili caldi, leggeri, idrorepellenti e via via … vi consigliamo il pantalone lungo quasi sempre, anche in
estate. Più o meno valgono le stesse regole per la parte superiore del corpo ma inseriamo una parolina
molto cara a noi guide: GLI STRATI! Regolina che ovviamente può valere anche per i pantaloni ma che è
fondamentale per il busto. Magliettina termica a maniche corte, sopra una maglietta a manica lunga (o
camicia) ed un ultimo strato impermeabile. Si possono aggiungere e togliere strati in base alle temperature
o alla parte di percorso che si affronta, (es. stiamo per iniziare una salita che sappiamo durerà almeno
un’ora e non c’è vento, ci condurrà sulla cresta della montagna dove probabilmente il vento sarà forte:
avendo più strati potremo salire leggeri sudando meno per poi coprirci arrivati in cresta). E per finire, tutto
il resto, che vuol dire tutto e niente: occhiali da sole, fasce e bandane, cappelli o ghette e tutto quello che
può servire in base alle esigenze dell’attività.
Capitolo due: lo zaino.
Partiamo dal contenitore, lo zaino da scuola non va bene, quello da escursionismo, (quello serio), ha delle
caratteristiche molto importanti tra cui l’idrorepellenza che è in assoluto la più importante. Se lo scegliete
di qualità curatevi che abbia il copri-zaino (un ulteriore strato impermeabile), lo schienale rigido e
possibilmente distanziato dalla schiena, una buona compartizione e la giusta capienza. Non fanno male i
legacci trasversali, il mio ad esempio ha anche il fischietto integrato ed un chip di segnalazione di posizione.
Dentro non può mancare mai:
una borraccia rigida con l’acqua personale.
degli snack (frutta secca super consigliata!).
strato impermeabile (consigliato anche in estate un semplice k-way).
kit medico di primo soccorso, (non facciamo i medici ma camminare in sicurezza vuol dire essere
preparati a tutto, nel nostro kit non mancano mai bende, cerotti e garze, disinfettante, pinzette e
forbici, multivitaminici, ghiaccio sintetico, telo termico, cortisone e dopo-puntura).
i nostri amati gadget, ogni guida o escursionista abituale ha i suoi giochini, spesso non servono ma
a volte sono utili, li inseriremo per grado di importanza ma non dovrete portare tutto questo
armamentario con voi, magari una guida che porta in giro un gruppo li ha tutti, voi sappiate
scegliere: coltellino, accendino o acciarino, torcia frontale, cordino (sceglietelo bene, ve ne
basteranno 5/10 metri, diametro tra 6 e 8 mm, resistente e semi-statico), fischietto, GPS (o da
cellulare o da altro dispositivo), bussola e carte, ricetrasmittente, forbice da potatura, fascette o
nastro telato, qualche moschettone …
bastoncini da trekking , grande domanda: servono o non servono? A voi l’ardua sentenza.
Come detto sopra, tutto quello che vi abbiamo descritto è da contestualizzare in base all’attività che
intendete affrontare, tutto diventa variabile ma una cosa è certa, tutto quello che portate lo dovrete
accollare sulle vostre spalle quindi scegliete l’essenzialità, è il miglior modo per essere pronti ma non
stanchi inutilmente.
Un buon equipaggiamento costa un poco di soldini, se intendete camminare con frequenza sappiate che
sono soldi ben spesi per affidabilità, resistenza e durata nel tempo.
Dopo aver letto quanto scritto potrete comprendere il perché in escursione lo zaino della guida è sempre il
doppio rispetto al vostro, rispondere prontamente a tutte le esigenze è compito dell’organizzazione e se
intendete camminare da soli sarà compito vostro!
Buon cammino, Peppe Sherpa.