Riforestazione

Riforestazione

Riforestare per noi significa creare nuova vita.

Piantare alberi e piante, seminare o impastare le bombe di semi, andare a zappare o far vivaio facendo germinare le ghiande.

Sono tante le possibilità di “azione attiva ed ecologica” e noi di Ecotono ne sviluppiamo diverse in tanti piccoli progetti che prendono vita durante ogni anno, spesso in collaborazione con altre realtà sensibili e sempre nel clima conviviale della festa!

Tutto qui?
Non è così semplice, abbiamo piantato in questi anni oltre duemila piante e se di queste zappate ad oggi sopravvivono più dell’80% degli alberelli è perché lo abbiamo fatto con cognizione, studiando e affidandoci a degli esperti.

In questo spazio vi spiegheremo come fare e quali sono i passaggi fondamentali da tenere in considerazione se si vuole “zappare verso un ambiente migliore”, più naturale e più sano; non lo faremo dandovi delle risposte specifiche ma più che altro ponendovi delle domande che dovrete porvi voi nella fase progettuale della vostra piantumazione, il nostro “vademecum ecotonale”.

Una delle tante missioni di Ecotono è quella di piantare alberi, un atto che a primo acchito può sembrare dalla semplice attuazione e che si evolve per noi in tre principali fasi: piantare, curare, diffondere.

Fase uno: PIANTARE!

Si… ma cosa? La risposta corretta varia da luogo a luogo, in considerazione delle specie autoctone già presenti nel territorio, dall’emergenza ambientale alla fascia termofila, dall’esposizione al sole alle associazioni tra specie diverse e così via tante piccole sfaccettature che renderanno la vostra scelta non scontata.

Si… ma dove? Altra bella domanda da porsi, abbiamo un terreno? Che tipo di ph abbiamo in questo terreno o quanta biomassa c’è? E soprattutto: uno sguardo al futuro, gli alberi hanno un “tempo” diverso da quello umano, proviamo quindi ad immaginare come sarà questo terreno negli anni avvenire, se potrà ambire a divenire bosco!

Si… ma come? Fare un buco, mettere a dimora l’alberello e ricoprirlo. Tutto qui? Potrebbe andare bene ma potrebbe anche non bastare, se volete più possibilità di attecchimento per la vostra pianta andatevi a cercare come stimolare l’apparato radicale, manualmente o tramite funghi e stimolanti naturali, ad ogni pianta il suo, capite quanto dev’essere larga e profonda la buca, come ricoprirla. Magari fatevi aiutare da qualcuno che sa come farlo.

Si… ma quando? Ci sono periodi adatti e periodi meno adatti.

Fase due: CURARE!

Non sprecate tempo, fatica e piante se poi dopo un anno le vostre piantumazioni saranno un tappeto di alberelli morti!

Esistono alcune condizioni e alcune specie che possono esser piantumate con un discreto successo senza il bisogno di apporto idrico nei periodi di siccità (anche se nei primi anni potrebbero aver bisogno di voi).

Altre specie invece non potranno mai farcela da sole e dovrete in tal caso prevedere un impianto di irrigazione.

Fate bene ed in anticipo queste considerazioni.

Altri piccoli aiuti possono essere la concimazione naturale, la pacciamatura e la scerbatura.

Fase tre: DIFFONDERE!

La fase tre può non interessarvi, ma essendo questo il nostro vademecum ve la presentiamo per come la vediamo noi.
Il verbo del “diffondere” è fondamentale sotto il nostro punto di vista.

Alla prima piantumazione eravamo in dieci zappe, alla seconda in cinquanta e alla terza più di cento.

Non è solo “più si è e meno si fatica” ma soprattutto “più si è e più si diffonde il messaggio”. Ed in questo riteniamo utile anche l’utilizzo dei social media, la creazione di eventi ad hoc per i bambini, la rete di collaborazione con altre associazioni o realtà sensibili all’argomento.

Se piantate alberi non fatelo di nascosto, fate che gli altri vi vedano e fate che abbiano voglia a loro volta di aprirsi a questo mondo più verde.

E’ STATO POSSIBILE GRAZIE A VOI!
Se abbiamo fatto quello che abbiamo fatto e se continueremo a farlo, un ringraziamento speciale va a tutti quelli che hanno lasciato il divano una domenica e sono venuti a sp<orcarsi le mani insieme a noi, a tutte le realtà e gli enti che hanno collaborato con noi e soprattutto ai bambini e alla loro allegra e gioiosa voglia di fare!
Non abbiamo parlato del “perché” piantiamo alberi, lo faremo in un articolo specifico e dedicato a questo argomento, ma voi sappiate che noi siamo qui e che continueremo a piantare alberi, seguiteci e tenete sempre calde le vostre zappe!